Principali agevolazioni fiscali per le imprese (Legge di Bilancio 2022)

Si riportano di seguito in sintesi alcune agevolazioni fiscali per le imprese:

NUOVA DISCIPLINA DEL PATENT BOX

L’art. 6 D.L. 146/2021 ha abrogato il regime del patent box contenuto nell’art. 1, cc. 37-45 L. 190/2014 e nell’art. 4 D.L. 34/2019, disciplinando una nuova regolamentazione.
La Legge di Bilancio 2022 ha apportato modifiche alla nuova disciplina, con effetto retroattivo, elevando al 110% la maggiorazione fiscale riconosciuta sui costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a beni immateriali giuridicamente tutelabili quali software protetto da copyright, brevetti industriali e disegni e modelli ed escludendo quindi i marchi d’impresa, i processi, le formule e le informazioni relative a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
L’opzione per il nuovo regime, con durata di 5 periodi d’imposta e irrevocabile, è esercitabile dal periodo d’imposta 2021 solo se i beni citati sono utilizzati, direttamente o indirettamente, nello svolgimento della propria attività d’impresa dagli stessi soggetti.
Inoltre, è stato modificato il regime transitorio per non imporre ai contribuenti che già usufruiscono del vecchio regime di transitare immediatamente nel nuovo, potendo tale evenienza verificarsi, fino al periodo di imposta 2024, solo su base opzionale; a decorrere dal periodo di imposta 2025, invece, i contribuenti possono usufruire solo del nuovo regime. È inoltre consentita la cumulabilità del patent box nuovo con il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo per le stesse spese.

CREDITO D’IMPOSTA BENI STRUMENTALI “TRANSIZIONE 4.0” 2023-2025

La Legge n. 178/2020 ha riconosciuto un credito d’imposta nelle nuove misure stabilite, in relazione alle diverse tipologie di beni agevolabili, a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 16.11.2020.
La legge di Bilancio 2022 ha prorogato e rimodulato la disciplina del credito d’imposta:

  • per gli investimenti in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0, se effettuati dal 2023 al 2025, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; nella misura del 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e nella misura del 5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili, pari a 20 milioni di euro;
  • per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0”, la durata dell’agevolazione è prorogata al 2025 e, per gli anni successivi al 2022, è progressivamente ridotta l’entità dell’agevolazione (dal 20% del 2022 al 15% del 2023 e al 10% del 2024).
    La proroga non interessa gli investimenti in beni strumentali “ordinari”, i cui meccanismi applicativi rimangono inalterati, con termine dell’agevolazione al 31.12.2022 (salvi gli acquisti “prenotati”, per i quali perdura fino al 30.06.2023).

CREDITO D’IMPOSTA R&S, TRANSIZIONE ECOLOGICA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA 4.0

La Legge n. 160/2019 all’art. 1, commi da 199 a 206 definisce le condizioni e le misure per il riconoscimento di un credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione tecnologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative.
Il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo è prorogato fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2031, mantenendo, fino al periodo di imposta in corso al 31.12.2022, la misura di fruizione già prevista, pari al 20% e nel limite di 4 milioni di euro. Per i successivi periodi d’imposta fino al 2031, la misura è del 10% e nel limite di 5 milioni di euro.
Il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica è prorogato fino al periodo d’imposta 2025, mantenendo, per i periodi d’imposta 2022 e 2023, la misura del 10%; per i periodi d’imposta 2024 e 2025, la misura è pari al 5%, fermo restando il limite annuo di 2 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è prorogato fino al periodo d’imposta 2025 ed è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2022, nella misura già vigente pari al 15%, nel limite di 2 milioni di euro. Per il periodo di imposta 2023 è riconosciuto nella misura del 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro e, per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nella misura del 5% nel limite di 4 milioni.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all’avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione rilasciata da un revisore legale dei conti o società di revisione.
Il beneficio è cumulabile con altre agevolazioni sui medesimi costi ammissibili, entro i limiti del costo totale, ma la base di calcolo del credito sulla quale applicare le percentuali previste è assunta al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili (tra cui, ad esempio, il nuovo patent box).

NUOVA SABATINI

La misura Beni strumentali “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
Con Decreto direttoriale del MISE 2.07.2021 è stato riaperto lo sportello per la presentazione di nuove domande di accesso ai contributi. L’art. 11-ter L. 23.07.2021 n. 106 di conversione del “Decreto Sostegni-bis” (D.L. 25.05.2021, n. 73) semplifica le procedure di erogazione dei contributi anche per le domande di agevolazione presentate prima del 1.01.2021, per le quali sia stata già erogata la prima quota di contributo, prevedendo l’erogazione delle successive quote di contributo in un’unica soluzione, anche se non espressamente richieste dalle imprese beneficiarie, previo positivo esito delle verifiche amministrative propedeutiche al pagamento.
La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Le agevolazioni consistono nella concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing) e può essere assistito dalla garanzia del “fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, e deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra € 20.000 e € 4 milioni e interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Il contributo del MISE è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “Industria 4.0”).

Si allega un prospetto analtico delle agevolazioni sopra citate.

 

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