Manovra economica 2022: principali novità

Il 28 ottobre 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di Legge di Bilancio 2022, confermando la prima modifica il 10 novembre 2021.
Entro il 30 novembre 2021 nel frattempo dovrà essere formulato il parere della Commissione Europea sul documento che rappresenta la bozza della Legge di Bilancio 2022.
Il testo ufficiale del Disegno di Legge di Bilancio 2022, che comunque potrà essere modificato dal Parlamento e dovrà essere approvato entro il 31 dicembre 2021, contiene in sintesi diverse novità, fra le quali:

riduzione degli oneri fiscali con lo stanziamento di un fondo per 8 miliardi di euro destinato alla riduzione (i) dell’Irpef, con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote sia una revisione organica del sistema, (ii) delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo, (iii) dell’Irap.

proroga del Superbonus:

– per condomini e IACP è prevista la proroga della detrazione del 110 per cento fino al 2023, e l’introduzione di un meccanismo di riduzione graduale del beneficio fino al 2025 (detrazione del 70 per cento fino al 2024, detrazione del 65 per cento fino al 2025);

-per le abitazioni unifamiliari proroga al 31 dicembre 2022 solo in presenza di un ISEE fino a 25 mila euro e solo per le prime case;

confermati gli altri bonus casa fino al 2024: bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili con una riduzione del limite da € 16.000 a € 5.000, sismabonus, bonus verde, bonus facciate con una riduzione della detrazione dal 90 al 60 per cento fino al 2023;

• confermate fino al 2024 le due modalità di fruizione alternative alla detrazione, sconto in fattura e cessione del credito, e non più solo per il Superbonus, come previsto in principio;

stop al cashback per acquisti effettuati con carte e app di pagamento che sarebbe dovuto ripartire dal 1° gennaio 2021;

• proroga della plastic tax e della sugar tax, con un rinvio al 1° gennaio 2023;

aiuti alle famiglie e sulle spese per la casa:

-congedo di paternità di 10 giorni strutturale;

-prorogato il bonus prima casa under 36;

-previsti fondi aggiuntivi per asili nido e scuole dell’infanzia;

-prorogato al 31 dicembre 2022 il Fondo Gasparrini, fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa;

– stanziati due miliardi di euro nel 2022 per la riduzione delle bollette elettriche, al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi;

riduzione dell’IVA dal 22 al 10 per cento sugli assorbenti;

bonus affitto per i giovani: introdotto un bonus affitto per i giovani dai 20 ai 30 anni e con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, sui contratti di locazione per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria abitazione principale. L’unità immobiliare non dev’essere l’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti. Il bonus prevede per i primi quattro anni, una detrazione dall’imposta lorda pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro;

• estensione di alcune misure per le imprese:

-rifinanziamento delle Nuova Sabatini a 900 milioni di euro fino al 2027;

-Crediti di imposta Transizione 4.0 fino al 2025;

-rifinanziamento del Fondo di Garanzia Pmi;

-sostegno all’internazionalizzazione;

– esonero contributivo sulle nuove assunzioni con contratto di rioccupazione;

• diverse formule di accesso alle pensioni in maniera anticipata:

-con Quota 102 nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Non c’è penalizzazione sul calcolo della pensione;

-proroga dell’Ape Sociale con la cancellazione del vincolo che destinava l’indennità ai disoccupati che avessero terminato il trattamento di disoccupazione da almeno 3 mesi;

-Opzione Donna verrà prorogata con i requisiti attuali che prevedono la possibilità di uscita a 58 anni (o 59 in caso di lavoro autonomo), senza l’innalzamento di età a 60 o 61 anni che era stato inizialmente ipotizzato. Al 31 dicembre 2021 le lavoratrici devono quindi aver maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni, e avere un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome;

-uscita anticipata per i lavoratori delle imprese di piccole e medie dimensioni in crisi di almeno 62 anni;

• cambia il reddito di cittadinanza: dal 1° gennaio 2022, il reddito di cittadinanza sarà tagliato di 5 euro al mese a partire dal primo rifiuto di una proposta di lavoro. Si perderà il diritto al sussidio in caso di non accettazione di una delle due offerte di lavoro ricevute o se non ci si presenta al centro dell’impiego “almeno ogni mese”, senza “comprovato giustificato motivo”. Inoltre, la domanda che non contiene le dichiarazioni d’immediata disponibilità al lavoro risulterà improcedibile. I Comuni dovranno impiegare almeno un terzo dei percettori del reddito residenti nel territorio in progetti utili alla collettività. Previsti intanto poco più di un miliardo l’anno, dal 2022 al 2029, per rifinanziare la misura;

• aumento delle risorse finanziarie del Fondo per il sostegno della parità salariale di genere: in via sperimentale per l’anno 2022 è previsto nella misura del 50% l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri. Vale per le dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità. La misura vale per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del rientro.

 

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