Fondo impresa femminile: al via le domande

Definiti con Decreto direttoriale Mise del 30.03.2022 i termini e le modalità per presentare le domande di agevolazione a valere sul Fondo impresa femminile istituito dall’art. 1, co. 97 della L. 178/2020 e potenziato dal D.M. 24.11.2021. Si tratta di agevolazioni destinate a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e a massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
I soggetti a cui è rivolta l’agevolazione sono:
• le società cooperative e le società di persone con un numero di donne socie pari ad almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
• le società di capitali in cui le quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai 2/3 a donne e i cui organi amministrativi siano costituiti per almeno i 2/3 da donne;
• le imprese individuali il cui titolare sia una donna;
• le lavoratrici autonome incluse le libere professioniste iscritte agli ordini professionali e le esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi.
L’agevolazione può essere richiesta per l’avvio di nuove imprese femminili ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili già costituite nei seguenti settori:
• produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
• fornitura di servizi in qualsiasi settore;
• commercio e turismo.
La domanda viene affidata dall’ente gestore Invitalia con procedura valutativa a sportello. In caso di avvio di nuove imprese femminili la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 05.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 19.05.2022, mentre in caso di sviluppo e il consolidamento di imprese femminili già costituite la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 24.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 07.06.2022.
I requisiti per ottenere l’agevolazione per l’avvio di nuove imprese femminili sono:

  • la sede legale e/o operativa dell’impresa dev’essere ubicata nel territorio nazionale;
  • la società dev’essere costituita da meno di dodici mesi dalla data di presentazione della domanda ovvero la partita iva dev’essere aperta da meno di dodici mesi, con avvenuta iscrizione all’ordine professionale di riferimento se necessaria per l’esercizio dell’attività;
  • la trasmissione della documentazione comprovante l’avvenuta costituzione dell’impresa o l’apertura della partita iva deve avvenire entro sessanta giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione inviata da Invitalia.

Per l’agevolazione per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili già costituite è richiesto che la costituzione o l’apertura della partita iva sia avvenuta da almeno 12 mesi. Nel caso in cui la costituzione sia avvenuta entro 12 mesi ovvero oltre 36 mesi si può comunque accedere al beneficio ma la misura dell’agevolazione sarà più limitata.
Nel caso di avvio di nuove imprese femminili l’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto dell’80% (90% per donne in stato di disoccupazione) e comunque fino a euro 50.000,00 per i programmi d’investimento con importo massimo di spese ammissibili pari ad euro 100.000,00 e del 50% e fino ad euro 250.000,00 per i programmi d’investimento con importo massimo di spese ammissibili oltre euro 100.000,00.
In caso di sviluppo e consolidamento di imprese femminili, se quest’ultime sono costituite da non oltre 36 mesi l’agevolazione spetterà per il 50% sotto forma di contributo a fondo perduto e per il restante 50% sotto forma di finanziamento agevolato fino a copertura dell’80% di spese ammissibili, mentre per quelle costituite da oltre 36 mesi per il 50% sotto forma di contributo a fondo perduto e per il restante 50% in forma di finanziamento agevolato fino a copertura dell’80% delle sole spese d’investimento, mentre le esigenze di capitale circolante sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.
Costituiscono spese ammissibili quelle relative a (i) immobilizzazioni materiali, (ii) immobilizzazioni immateriali, (iii) servizi in cloud, (iv) personale dipendente a tempo indeterminato o determinato, assunto dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata, (v) esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (25% per imprese costituite da oltre 36 mesi) delle spese complessivamente ritenute ammissibili, coerenti con l’iniziativa e destinate al pagamento di spese per materie prime, sussidiarie e materiali di consumo, servizi di carattere ordinario strettamente funzionali all’iniziativa, godimento beni di terzi, comprese spese di noleggio e leasing, oneri per la fidejussione necessaria alla richiesta di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione nella misura massima del 20%, (vi) servizi di assistenza tecnico-gestionale fino all’importo massimo di euro 5.000 per impresa attraverso servizi erogati da Invitalia in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.
I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fatta salva la facoltà di proroga per una durata non superiore a sei mesi.

 

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